Associazione finalizzata al traffico
di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di esplosivo ed
armi. Con queste accuse i carabinieri del comando provinciale di
Bari hanno eseguito venti ordinanze di custodia cautelare,
emesse dal gip presso il Tribunale di Bari su richiesta della
locale Direzione distrettuale antimafia. Secondo le forze
dell'ordine gli indagati avrebbero costituito un sodalizio
criminale dedito al traffico di sostanza stupefacente, diretto e
promosso da soggetti vicini al clan Pistillo, che opera ad
Andria e nel nord Barese. Il gruppo, del quale ritengono gli
inquirenti fanno parte le 20 persone arrestate ed altri
indagati, aveva una struttura gerarchicamente articolata,
composta da organizzatori, promotori, dirigenti e partecipanti,
che grazie al controllo del territorio "sulla scorta delle
qualità mafiose dei promotori" riusciva a gestire "il mercato
degli stupefacenti", ricorrendo "all'occorrenza alla violenza e
all'utilizzo di armi e munizioni". Del gruppo facevano parte
anche alcune donne.
Nel corso delle attività, in diverse fasi, sono state
sequestrati dalle forze dell'ordine, fra l'altro, più di 3
chilogrammi di tritolo, sei pistole, un fucile semiautomatico,
circa 500 munizioni. Sequestri che hanno interessato anche
diversi quantitativi di droga; in particolare 40 chilogrammi di
sostanza stupefacente tra marijuana, hashish e cocaina.
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