Un femminicidio ogni tre giorni,
circa una donna su tre nel mondo ha subito violenza nella sua
vita. Violenza verbale, psicologica, fisica, violenza economica,
che si verifica quando alle donne viene negata l'autonomia
finanziaria. I numeri sembrano non lasciare scampo, ma la
violenza non è un destino. Contro la violenza si può combattere
e lo dimostrano le storie, raccontate nel Libro "Ho detto no",
edito dal Sole 24 Ore in uscita oggi in libreria e domani in
edicola, scritto da Chiara Di Cristofaro e Simona Rossitto.
"Storie di donne che ce l'hanno fatta, hanno messo in ordine,
tassello dopo tassello, il puzzle della loro vita,
riconquistando la propria dignità, l'autonomia finanziaria e
lavorativa, l'indipendenza psicologica. Superando i sensi di
colpa, ricominciando da se stesse. Sono uscite dal ciclo della
violenza grazie agli strumenti che ci sono a disposizione:
l'aiuto dei centri antiviolenza, il supporto psicologico, gli
strumenti culturali e lavorativi, il sistema normativo e
l'applicazione delle leggi da parte di operatori di giustizia
correttamente formati", spiegano le autrici.
"C'è anche la storia di un uomo che è stato violento e la
violenza ha voluto escluderla dalla sua vita. Il percorso non è
certo semplice, anzi". Le autrici raccontano per ogni storia che
funziona il retroscena di criticità, carenze, mancanza di
formazione di quanti hanno a che fare con le donne vittime di
violenza. Consulenti tecnici, avvocati, magistrati, giornalisti
che non conoscono come funziona la violenza e finiscono per
rendere le donne nuovamente vittime. La strada, quindi, è quella
di continuare a lavorare: sulla formazione e, soprattutto, sul
contesto culturale, perché è da questo che nasce la violenza.
"In ciascuna delle otto storie che Chiara Di Cristofaro e
Simona Rossitto ci raccontano - commenta la scrittrice siciliana
Tea Ranno nella prefazione - c'è un punto di salvezza, uno
strumento che ha permesso alla protagonista di evolvere, di
trovare la dose di coraggio necessaria per il salto che l'ha
rifatta padrona della sua vita. Storie di rinascita, dunque, di
donne che hanno preso coscienza di relazioni potenzialmente
assassine e hanno trovato il coraggio di venirne fuori".
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