GIFFONI VALLE PIANA (SALERNO) - Per Luca Marinelli, vincitore fra gli altri del David di Donatello e del Nastro d'Argento per 'Lo chiamavano Jeeg Robot', è un momento magico. E ne è venuto a parlare incontrando i ragazzi di Giffoni Experience. Ha già pronti vari nuovi film come 'Tutto per una ragazza', di Andrea Molaioli, tratto da un romanzo di Nick Hornby. "Lì interpreto un giovane padre un po' scombinato. Sappiamo tutti di cosa è capace Molaioli come regista e mi piaceva il progetto".
Il suo, ha spiegato, è un ruolo secondario come anche in 'Lasciati andare' di Francesco Amato con Toni Servillo nei panni di uno psicanalista. "Avevo visto il film precedente di Amato e mi era piaciuto, poi c'era l'onore di tornare a lavorare con Servillo (con cui aveva interpretato 'La grande bellezza', ndr.)", ha sottolineato l'attore. Mentre è protagonista con Isabella Ragonese di 'Il padre d'Italia' diretto da Fabio Mollo: "Abbiamo finito le riprese ai primi di maggio, il film parte dal nord Italia e arriva fino in Calabria, è un viaggio tra due persone che si scoprono".
A chi gli ricordava che almeno uno di questi tre film potrebbe essere alla Mostra del cinema di Venezia, Marinelli ha risposto sorridendo: "Non so nulla". Per l'attore, il ruolo dei sogni è "Indiana Jones, il mio idolo da sempre, lo farei peggio dell'altro, ma sarebbe diverso".
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