«Il Disegno di legge del Governo
prevede una misura che consentirà ai consorzi industriali di
riacquistare più rapidamente le aree cedute per attività
produttive in cui gli acquirenti non abbiano realizzato
l'investimento previsto, nonché quelle in cui le attività
economiche siano cessate. L'iniziativa mira a rendere più
dinamico il mercato degli insediamenti produttivi, sbloccando
aree oggi inutilizzate e facilitando nuovi investimenti».
A dirlo è Antonio Visconti, presidente dell'Area di sviluppo
industriale di Salerno e numero uno della Federazione Italiana
dei Consorzi ed Enti Industriali (Ficei), che ha espresso
soddisfazione per l'intervento legislativo, «riconoscendo il
ruolo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit),
del ministro Adolfo Urso e dell'intero esecutivo nell'accogliere
le richieste avanzate dal settore».
«Questa norma», spiega Visconti, «è il frutto di una nostra
richiesta al Ministero e riteniamo che abbia un'importante
valenza per l'attrazione di investimenti, sia nazionali che
esteri. Il provvedimento si inserisce in un contesto di
criticità per il mercato industriale italiano, in cui numerosi
siti produttivi risultano bloccati da procedure fallimentari,
successioni societarie o da intenti speculativi, rendendo più
complessa la reindustrializzazione del Paese. Con questa misura,
il Governo punta a velocizzare i tempi di riassegnazione delle
aree dismesse, consentendo ai consorzi di riprendere il
controllo di questi spazi e di rimetterli in circolo per nuove
attività economiche».
«Un aspetto chiave della riforma riguarda la sua sinergia con
l'introduzione della Zona Economica Speciale (ZES) unica,
un'iniziativa che sta già mostrando risultati positivi,
soprattutto nel Mezzogiorno. Grazie a questo nuovo quadro
normativo, molte delle aree industriali oggetto della misura
saranno proprio nelle regioni meridionali, dove potranno
beneficiare delle agevolazioni fiscali e amministrative previste
dalla ZES, rendendo ancora più attrattive le opportunità di
investimento. La normativa si inserisce inoltre in un più ampio
piano di rafforzamento del ruolo dei consorzi industriali,
riconoscendo il loro valore strategico nella gestione e nella
valorizzazione del patrimonio produttivo nazionale. Il combinato
disposto tra questa misura e le politiche di incentivazione già
in atto potrebbe determinare un rilancio significativo del
tessuto industriale italiano, con impatti diretti sulla crescita
dell'occupazione e sulla competitività del Paese».
Conclude Visconti: «L'attesa ora è per l'iter parlamentare del
Ddl, che potrebbe tradursi in una rapida approvazione, viste le
ricadute positive attese sul sistema economico nazionale».
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