Dopo diversi anni, il
comando di polizia municipale di Torre del Greco è tornato a
celebrare nella propria città la giornata di San Sebastiano,
santo patrono dei caschi bianchi. L'ha fatto questa mattina con
una messa tenutasi nella basilica di Santa Croce e officiata dal
parroco, don Giosuè Lombardo. Un'iniziativa, come ha spiegato il
sindaco Luigi Mennella nel suo intervento al termine della
funzione religiosa, nata "durante l'abituale scambio degli
auguri natalizi, quando il dirigente Gennaro Russo ebbe modo di
auspicare che la polizia municipale potesse ricordare anche a
Torre San Sebastiano, così come avviene in altre città dove pure
eravamo sempre presenti".
Nella sua omelia, don Giosuè Lombardo ha invece inteso ricordare
la figura di San Sebastiano e il suo martirio: "Siamo nel III-IV
secolo. Diocleziano inizialmente è favorevole al Cristianesimo,
tanto che Sebastiano, che era un suo luogotenente, si converte.
Poi diventa sanguinario: altri suoi martiri sono Santa Lucia,
San Gennaro e Santa Colomba. Sebastiano, con il suo ruolo
privilegiato di militare, aiuta i cristiani nelle carceri.
Diocleziano allora lo manda a morte e lo fa colpire con le
frecce dai suoi amici, da coloro i quali erano da lui comandati.
Pur prendendo varie parti del corpo, queste frecce non gli
tolgono la vita. Sarà allora ordinata la decapitazione per
uccidere questo giovane vigoroso".
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