Si facevano consegnare le dosi di
metadone ricevute da chi era in terapia al Sert della Asl di
Avellino per poi rivenderle ai tossicodipendenti. C'è anche
questo nell'inchiesta coordinata dal Procuratore capo di
Avellino, Domenico Airoma, che ha smantellato una rete dedida
allo spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo irpino. Su
richiesta della Procura, il Gip del Tribunale di Avellino ha
emesso un'ordinanza cautelare per quindici persone, tutte
residenti ad Avellino, che è stata eseguita a partire dalle
prime luci dell'alba. Nell'operazione sono stati impiegati
decine di militari del Comando provinciale, con l'ausilio di un
elicottero dell'Arma e di unità cinofile. Nove indagati sono
stati arrestati e trasferiti ai domiciliari; tre obblighi di
dimora e tre obblighi di presentazione alla Polizia giudiziaria
sono stati emessi nei confronti degli altri sei indagati. Le
indagini, cominciate nel 2021, attraverso intercettazioni
ambientali e telefoniche, hanno ricostruito un allarmante quadro
indiziario: gli indagati operavano singolarmente e in
collaborazione tra loro. La droga veniva acquistata
principalmente nel quartiere Scampia di Napoli e a Castello di
Cisterna, in provincia di Caserta.
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