Solo i rappresentanti d'Istituto
del Liceo Umberto e qualche genitore hanno aderito, almeno fino
a poco fa, all'invito di don Giuseppe Carmelo, parroco della
chiesa dell'Ascensione a Chiaia, che aveva dato appuntamento
alle 20 agli studenti per un momento di riflessione e di
riconciliazione dopo la maxi rissa tra i ragazzi del liceo
Mercalli e dell'Umberto avvenuta a Napoli nella notte tra
giovedì e venerdì scorsi.
Il sacerdote ha riferito che alcuni genitori lo hanno
chiamato per comunicargli che non avrebbero mandato i figli per
'tutelarli'. L'incontro tra il parroco e i pochi studenti e
genitori è cominciato a porte chiuse nei locali della chiesa.
Dopo la rissa tra gli studenti dei due licei, a quanto pare
dovuta a questioni di rivalità calcistico-sportive, don Giuseppe
Carmelo ha scritto uan lettera aperta sui social rivolgendosi ai
ragazzi: "Siete giovani e pertanto siete meravigliosi. Perché
utilizzare così le vostre straordinarie energie? Magari domani
scenderete tutti insieme a protestare contro la guerra e
chiedere la pace per l'Ucraina e per la Palestina. Ma intanto
giocate a fare la guerra, e ogni guerra alimenta il rancore e
l'odio. No ragazzi, questo gioco non è per voi... Cambiate
rotta... Voglio offrirvi uno spazio per farvi stare insieme,
discutere, progettare, creare, dialogare, studiare, ascoltare
musica e anche giocare in maniera sana e autentica". Da qui
l'appuntamento per stasera, alle 20, in piazzetta Ascensione "a
pochi passi da dove vi siete scontrati" e dalla chiesa. "Tutti i
ragazzi delle scuole superiori che desiderate venire, fatelo.
Non abbiate vergogna. Ci confronteremo per creare spazi
alternativi alla noia e alla violenza. Credo nelle vostre
potenzialità. Vi aspetto", la conclusione dell'appello del
sacerdote. Raccolto però solo da pochi.
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