(di Angelo Cerulo)
E' sul filo della custodia della
memoria che si conclude domani sera l'XI edizione del Simposio
di scultura del marmo di Vitulano (Benevento). Protagonista
quest'anno il 2, 3 e 4 agosto della manifestazione voluta dal
Comune sannita per valorizzare il Marmo Rosso locale (per
volontà di Luigi Vanvitelli adorna anche lo scalone della Reggia
di Caserta), è l'artista irpino Egidio Iovanna di Fontanarosa.
L'opera (realizzata da Iovanna all'aperto in Piazza Santissima
Trinità) - sarà collocata, come altre realizzate in passato, in
una delle vie del paese ed è composta - come spiega lo scultore
che si è avvalso della collaborazione del figlio Dante e di un
altro giovane artista, Francesco Iemmolo - da pietra 'Verde
Irpinia' di Melito Irpino e da Marmo Rosso di Vitulano.
Rappresenta tre figure, 'guardiani delle coscienze' che sono
anche 'custodi della memoria'. "Ho vissuto artisticamente tre
fasi legate sempre al concetto di inizio della vita nella fase
di purezza - spiega Iovanna - la prima fase, quella degli
'Spermatozoi' cominciata in concomitanza con la nascita di mio
figlio, poi quella dei 'Germogli' legata allo stato primordiale
che appartiene alla natura e, infine, quella dei 'Guardiani
della coscienza' senza un'identità definita". Quest'ultima fase
ha già visto opere di Iovanna (formatosi all'Accademia di Belle
Arti di Carrara) collocate in località come Grottaminarda e
Sorrento. Egidio Iovanna ha una cava dalla quale estrae pietra
Verde Irpina e Breccia Irpina.
"Si tratta di 'messaggi di pietra' che intendiamo proporre -
dice il sindaco Raffaele Scarinzi - e ogni volta vogliamo dare
un senso alla manifestazione; quest'anno l'opera si sarebbe
dovuta chiamare 'Guardiani delle coscienze' ma, dopo la recente
scomparsa del vicesindaco Daniela De Maria, abbiamo ritenuto
denominarla 'Custodi della memoria' perché un paese senza
memoria è un paese senza futuro". "Con questa opera - aggiunge
Scarinzi - vogliamo conservare in vita Daniela per darci uno
stimolo a continuare tutte le iniziative che con lei avevamo
intrapreso per lo sviluppo turistico del territorio". Il sindaco
sottolinea di non puntare "ad uno sfruttamento massivo" del
prodotto ma di mirare ad uno "sviluppo di nicchia per chi è
disposto a pagare bene il Marmo Rosso anche sotto forma di opere
d'arte. E ciò in una logica di valorizzazione del territorio in
chiave di turismo sostenibile e di tutela dell'ambiente con la
cultura in primo piano". Il 'matrimonio' fra i due tipi di
pietra sarà celebrato domani sera anche con la partecipazione di
rappresentanti dell'Amministrazione comunale di Fontanarosa al
termine del Simposio che, ricorda il sindaco Scarinzi, "ha
arricchito le diverse manifestazioni promosse d'intesa con la
Pro Loco Camposauro".
Direttore artistico della kermesse è lo scultore locale
Mariano Goglia che cura anche la mostra permanente di sculture
accanto alla Chiesa della Santissima Trinità. "Il Simposio -
dice Goglia - ha contribuito notevolmente a rilanciare questo
lapideo eccellente per bellezza e varietà di utilizzazione. Al
momento a Vitulano e anche in altri centri, vi sono tante
sculture, realizzate da vari artisti, visibili in percorsi
d'arte, nelle piazze, nelle rotonde stradali e nei parchi
pubblici. Inoltre, con l'intensificarsi dei pellegrini del
cammino francigeno che attraversano il centro del paese
provenendo da Solopaca, è stato commissionato un gruppo
scultoreo dedicato a loro". Goglia - promotore e restauratore,
con volontari e sostenitori, anche di un'antica tela e della
Chiesa che la contiene (Madonna degli Angeli) nel centro sannita
- mette in evidenza come "da contatti avuti con operatori e
guide turistiche del Sannio siano state proposte visite alle
esposizioni di sculture con escursioni alla cava 'Uria' e con un
breve laboratorio dimostrativo di sbozzatura e lavorazione del
marmo rosso, anche con visite guidate alle chiese rupestri della
zona".
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