Un ufficiale dei Carabinieri. Un
funzionario della "omicidi". E ora un batuffolo di pelo dalle
lunghe orecchie.
Dopo il Capitano Mariani - protagonista dei gialli pubblicati da
Avagliano Editore - e dopo il commissario Palumbo (la cui prima
indagine ha conquistato un posto nella finale del Giallo
Mondadori-Gialli.it), il giornalista e scrittore Giovanni
Taranto 'spariglia' le carte e tira fuori il proverbiale
coniglio dal cilindro.
Solo che il cilindro non c'è.
Il cucciolo saltellante sì: il suo nome è Pepe, ed è l'eroe di
una favola per bambini.
L'ennesima del "Progetto favolette" della Fondazione Giancarlo
Siani.
"Pepe coniglio coraggioso" è online da qualche giorno sul sito
dell'associazione intitolata al cronista ucciso dalle mafie il
23 settembre 1985, a bordo della sua Mehari, per le sue
coraggiose inchieste giornalistiche.
La fiaba scritta da Taranto vede il coniglietto alle prese con
una straordinaria avventura in un mondo pieno di magie e sfide
da affrontare, ed è stata proposta in versione audio grazie
all'interpretazione di Valentina Minzoni.
E, come sempre, c'è anche il disegno scaricabile da colorare,
realizzato da Giulia Amati.
A occuparsi della messa on line e della realizzazione tecnica,
Gianni Arcuri.
https://fondazionegiancarlosiani.it/pepe-coniglio-coraggioso/
https://fondazionegiancarlosiani.it/giovanni-taranto/
Una favola particolare. La si può leggere a più livelli.
Semplice racconto per bambini, o allegoria dell'importanza del
ruolo fondamentale di ciascuno di noi nella lotta al crimine e
all'illegalità.
"Tornano le favolette con una storia bella ed intrigante. - ha
commentato Paolo Siani, fratello del giornalista assassinato -
L'ha scritta Giovanni Taranto, giornalista, docente, maestro di
arti marziali, scrittore, ma soprattutto collega di Giancarlo
nella Torre Annunziata degli anni '80. Il nostro progetto di
lettura prova proprio ad evitare che ci siano prossimi
coniglietti come Pepe che devono opporsi al crimine.
L'educazione dei bimbi sin dai primi giorni di vita incide su
tutto il loro sviluppo successivo. Una favola fa bene alla
fantasia ma è un ottimo investimento per il futuro del bambino".
"Ascoltare una storia fa bene. - commenta Gianmario Siani,
presidente della fondazione e nipote di Giancarlo - Favolette è
il nostro progetto per promuovere la lettura, uno strumento
gentile e potente di formazione per i bambini. Ora anche Pepe ne
entra a far parte. Grazie a Giovanni e a tutta la squadra!"
"Favolette" nasce durante la pandemia come raccolta di
audiolibri, con favole scritte da amiche e amici scrittori della
Fondazione, fra cui Maurizio De Giovanni e Viola Ardone, e poi è
diventato anche un libro edito da Feltrinelli. Tutto è partito
dall'ultimo articolo di Giancarlo, pubblicato su «Il Mattino» il
22 settembre 1985, in cui scriveva dei "muschilli", i bambini
usati come corrieri della droga, e si chiedeva quale futuro ci
sarebbe stato per loro. La Fondazione decise di non far cadere
nel vuoto quella domanda e così, con uno strumento gentile e
potente, come quello della lettura condivisa, si è dedicata alle
fasce più deboli della popolazione ed in particolar modo ai più
piccoli - i muschilli - con la speranza di poter offrire loro
gli strumenti perché una volta diventati grandi siano in grado
di scegliere da che parte stare.
"Sono veramente felice di aver potuto contribuire con la storia
di Pepe a questo progetto. - commenta Giovanni Taranto -
Scrivere è una delle mie più grandi passioni. E ho sempre voluto
mettere questo mio modo di comunicare al servizio degli altri.
L'ho fatto per oltre quarant'anni come giornalista. Lo faccio
ora come scrittore, spiegando nei miei romanzi i meccanismi del
crimine e come questo può essere combattuto. Parlare ai bambini
attraverso una favola è l'ennesimo tassello della mia volontà di
arrivare alle persone attraverso le emozioni, e non solo le
nozioni".
In realtà quella di Pepe non è la prima favola dello scrittore
di Torre Annunziata: altre ne furono pubblicate negli anni '80 e
'90 all'interno del periodico "Il Timone". E chissà che non ne
arrivino altre in futuro.
Ora, però, la sua vena creativa è focalizzata soprattutto sui
gialli della serie delle "Indagini del Capitano Mariani"
ambientati nel Vesuviano (l'ultimo, in ordine di tempo, è "Mala
fede"), per i quali, dopo l'estate, comincerà un percorso teso
ad esplorare la possibilità di una trasposizione in video.
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