Alla vigilia della firma, lunedì,
dell'accordo per la riqualificazione di Bagnoli tra la premier
Giorgia Meloni e il commissario e sindaco di Napoli Gaetano
Manfredi, la polemica sulla mancata firma dell'accordo per la
coesione tra il governo e la Regione Campania fa registrare oggi
una nuova, rovente, polemica, tra il ministro Raffaele Fitto e
il governatore Vincenzo De Luca.
"Se continueranno a non esserci i presupposti per un accordo"
con la regione Campania - ha scritto in un lungo comunicato
Fitto, stigmatizzando gli "insulti" di De Luca e il suo
atteggiamento "offensivo" - "si procederà con assegnazioni
stralcio", "perché i cittadini, i sindaci e tutti i portatori di
interesse della Campania non possono attendere le polemiche
dettate dalla strumentalizzazione politica". Il Governo è pronto
così a "finanziare, nei prossimi giorni, esattamente tutti gli
interventi elencati ieri" dal presidente De Luca "e che
sarebbero stati, secondo lui, tagliati". E, poi, una
precisazione: "Le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione che il
Governo ha deciso di imputare alle Regioni non sono risorse
'della Regione', come strumentalmente e ripetutamente detto, ma
sono risorse nazionali che il Governo ha deciso di destinare
alle Regioni". "La scelta è tra il dialogo ed il rispetto
istituzionale - continua il ministro, che cita al riguardo la
firma su Bagnoli tra Meloni e Manfredi - e lo scontro e
l'insulto". E comunque, conclude, "tutte le risorse saranno
garantite al territorio della Campania".
A stretto giro la replica del governatore, che definisce la
dichiarazione di Fitto "sconcertante nei toni e nei contenuti.
Il ministro continua a non rispondere nel merito all'unica
domande pertinente: che cosa manca per la sigla dell'accordo di
coesione della Regione Campania?". Secondo De Luca "si continua
a non dire cosa manca nel merito per la sigla dell'accordo, a un
anno dall'assegnazione alla Regione dei fondi di sua competenza,
il 3 agosto di un anno fa". E ciò, "nonostante due
pronunciamenti del Tar e del Consiglio di Stato; nonostante il
confronto puntuale e reiterato con il Dipartimento della
Coesione; nonostante l'accoglimento da parte della Regione di
tutte le proposte unilateralmente avanzate dai Ministeri;
nonostante l'invio, ieri, dei Cup richiesti solo il giorno
prima". De Luca, che bolla la dichiarazione di Fitto come
"nervosa" e con passaggi "intimidatori", osserva che il governo
non è titolato "a sostituirsi nelle scelte di sviluppo e
programmatiche della Regione" e invita il ministro a "non
perdere il suo aplomb" e "ad avere un confronto pubblico su
tutti i punti sollevati, e spiegare dettagliatamente a tutti, il
vero e proprio calvario cui la Regione è sottoposta da mesi. Che
cosa impedisce di avere, in tempi immediati, questo confronto
pubblico che da mesi sollecito?"
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