Finiscono sotto sequestro gli ex
voto, molti dei quali d'oro, donati nel tempo dai fedeli al
santuario della Madonna della Neve di Bonito, in provincia di
Avellino. La decisione è stata presa dalla Procura di Benevento
dopo aver iscritto nel registro degli indagati il presidente del
"Gruppo 7 Passi", una associazione locale vicina al mondo
cattolico.
Secondo quanto si è appreso gli inquirenti contestano al
presidente dell'associazione, molto attiva nella organizzazione
di eventi collegati al Santuario, i reati di appropriazione
indebita e peculato, ma anche diffamazione, minacce e violenza
privata. Le indagini sono partite diverse settimane fa sulla
base delle accuse avanzate nei confronti del presidente da altri
membri dello stesso comitato. Il vescovo della diocesi di Ariano
Irpino-Lacedonia, monsignor Sergio Melillo, era già intervenuto
"per mettere ordine" nella separazione tra le attività religiose
e quelle del "Gruppo 7 Passi". Lo stesso prelato chiarisce che
non si tratta di un comitato parrocchiale propriamente detto e
si dice rispettoso e in attesa delle indagini in corso. Le
attività religiose, messe e cerimonie, continuano a svolgersi
regolarmente all'interno del santuario.
L'inchiesta ha scosso profondamente la piccola comunità di
Bonito, che conta 2.200 abitanti. Sia in paese che nella
frazione Morroni, distante un paio di chilometri dal centro
abitato, dove ha sede il santuario, nessuno si esprime
ufficialmente, ma non sono pochi quelli "pronti a giurare sulla
moralità" del presidente indagato, che sarebbe rimasto vittima
di dissidi interni al comitato sfociati in "accuse gratuite e
vendetta" . Parla invece il sindaco di Bonito, Giuseppe De
Pasquale. "Sono rispettoso e fiducioso nell'operato della
magistratura. Devo però prendere atto dell'impegno che il
'Gruppo 7 Passi' ha sempre dimostrato organizzando eventi e
manifestazioni che hanno fatto bene alla nostra comunità ed
anche al nostro Santuario"
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