L'imprenditore Francesco
Moccia, titolare della società Mgroup, "è solo omonimo di
cognome e nulla ha a che vedere con il sodalizio camorristico
afragolese". Lo ribadisce lo stesso Moccia, in una nota diffusa
dal suo legale Sergio Clemente, tornando sulle dichiarazioni
rese in pubblico dal coordinatore della commissione
straordinaria che regge dopo lo scioglimento il Comune di
Caivano, prefetto Filippo Dispenza.
Il 12 giugno scorso Dispenza aveva affermato che l'area dove
sorgerà il nuovo stadio comunale di Caivano era stata acquisita
al patrimonio comunale "dal clan Moccia". Cinque giorni dopo, il
17 giugno, lo stesso prefetto aveva precisato che il terreno per
l'impianto sportivo "è un bene che è stato acquisito, ai sensi
dell'art. 31 del Dpr 380/2001, dal Comune di Caivano nei
riguardi della società Mgroup, all'epoca titolare dello stesso,
e non del clan Moccia, a seguito di abusi edilizi realizzati da
tale società su tale area".
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