Il Consiglio comunale di Napoli ha
approvato all'unanimità la delibera sul documento 'Per una città
giusta, sostenibile e attrattiva' che contenente gli indirizzi
per la redazione del Piano urbanistico comunale e la modifica
della vigente disciplina urbanistica attraverso specifiche
varianti urbanistica.
Prima del si al testo, sono stati discussi e approvati alcuni
emendamenti.
A illustrare il provvedimento è stato l'assessore alle
Politiche urbanistiche, Laura Lieto, che ha posto l'accento sul
lavoro di approfondimento che è stato svolto in sede di
Commissione urbanistica ed ha evidenziato come "l'atto racconti
un modo diverso di intendere l'urbanistica: come azione
pubblica, partecipazione e processo. E un documento che guarda
alla Napoli del futuro - ha affermato l'esponente della Giunta
Manfredi - e che si pone una serie di obiettivi strategici tra
cui attrezzare la città alla transizione ecologica, costruire la
città delle reti e dei flussi accessibili a tutti, riabilitare
la città pubblica per produrre qualità urbana e coesione
sociale, patrimonializzare la città storica, valorizzare la
città della creatività, dello sport e del turismo". Per
l'amministrazione la delibera si pone come "manifesto della
città futura e base programmatica per un metodo di lavoro aperto
al confronto". Obiettivo finale è a redazione di una delibera di
Giunta che definirà la pianificazione urbanistica del Comune di
Napoli per i prossimi anni e alla ridefinizione del Piano
regolatore generale, risalente al 2004 e che dunque non è
attrezzato per rispondere alle conseguenze dell'emergenza
climatica, della pandemia, delle guerre e
dell'iperturistificazione che - ha concluso Lieto - "impongono
di ripensare il consumo della città storica individuando,
attraverso il confronto con i cittadini, strumenti urbanistici
adeguati alle nuove strutture sociali emergenti".
"Questo documento - ha detto il sindaco, Gaetano Manfredi,
intervenuto in aula nel dibattito - è un atto politico e
strategico che contiene una visione della città che sarà
lasciata in eredità a chi verrà dopo ad amministrarla".
Il primo cittadino ha evidenziato che l'atto contiene "punti
significativi" a partire dal tema della sostenibilità "che
significa un diverso uso delle risorse fossili e del suolo. E'
chiaro che alla città dovrà essere garantita una mobilità
diversa, in un'ottica metropolitana, e ciò implica più trasporto
pubblico e quindi più sicurezza". Altri punti chiave individuati
da Manfredi sono il tema delle comunità energetiche solidali,
della valorizzazione del verde pubblico, della risorsa mare e
della balneabilità, della creazione di ricchezza che - ha
sottolineato - "passa dal lavoro, dalla gestione delle attività
commerciali e dalla valorizzazione di un turismo che sia
sostenibile. Occorre equilibrio tra residenzialità e attività
extra alberghiere - ha ribadito in aula - in modo da garantire
l'identità della nostra città, il commercio e questo si può
avere solo con regole chiare. Il tema della residenzialità è
fondamentale per evitare che anche qui si verifichi la
situazione di città come Milano. E' necessario dunque
valorizzare e recuperare i tanti spazi vuoti sia in centro che
nelle periferie". Manfredi ha affermato che uno dei problemi del
'vecchio' regolatore, risalente al 2004, era "complessità delle
procedure. Ci si augura che entro il 2025 si riescano ad
ottenere regole più chiare e semplici e quindi un piano
regolatore che conservi e sviluppi mettendo al centro l'equità e
l'inclusione e superando gli errori del passato con i grandi
insediamenti residenziali. No ad un'urbanistica classista e sì a
luoghi dove si stia insieme creando coesione sociale".
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