"Il giornalista in terra di camorra
merita tutta la nostra attenzione". Così il prefetto di Napoli,
Michele di Bari, intervenuto in occasione di un corso di
formazione per giornalisti 'Il giornalista in terra di camorra',
organizzato dal Sugc, al Comando Provinciale della Guardia di
Finanza di Napoli.
"Io assicuro che la Prefettura - ha spiegato - da un punto di
vista dell'esercizio della libertà, farà di tutto perché questo
esercizio sia dichiarato nel migliore dei modi possibili, con la
capacità, la sensibilità, l'attenzione che noi abbiamo. E
soprattutto nella piena consapevolezza che il giornalista è,
come dire, soggetto interlocutore essenziale in una società
dinamica come quella napoletana e campana. Solo in questo modo
noi abbiamo contezza che il giornalismo vivo, è un giornalismo
che rende vivificante anche la società".
All'incontro sono intervenuti Claudio De Salvo, capo centro
della Direzione Investigativa Antimafia Napoli, Fabio Vitale,
consigliere di amministrazione dell'Inps, Elisabetta Garzo,
presidente del Tribunale di Napoli, Chiara Colosimo, presidente
della Commissione Parlamentare Antimafia, Vittorio Di Trapani,
presidente Fnsi, Claudio Silvestri, segretario aggiunto Fnsi,
Mimmo Rubio, responsabile Legalità Sugc. Tra i presenti il
Questore di Napoli Maurizio Agricola, il comandante provinciale
dei Carabinieri Enrico Scandone, il generale di brigata Paolo
Borrelli, comandante provinciale Guardia di Finanza di Napoli.
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