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Avvocati, "bene dibattito su separazione carriere magistrati"

Avvocati, "bene dibattito su separazione carriere magistrati"

Esprimono soddisfazione otto ordini, da Nord a Sud dell'Italia

NAPOLI, 14 giugno 2024, 13:12

Redazione ANSA

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I Consigli dell'Ordine degli avvocati di Napoli, Bologna, Brescia, Lecce, Milano, Palermo, Roma e Venezia accolgono con interesse e soddisfazione l'avvio del dibattito sul tema della separazione delle carriere tra magistratura giudicante e magistratura requirente ed intendono adoperarsi perché il confronto prosegua in termini costruttivi e concreti. Lo rende noto un comunicato.
    L'impegno, così come espresso in un comunicato congiunto, è nella direzione di mantenere la separazione delle carriere tra i temi vivi di confronto e di approfondimento, sino al raggiungimento di una soluzione pienamente attuativa dei principi e dei valori posti dalla Costituzione.
    "È indispensabile che la discussione vada su temi ordinamentali e costituzionali, lontani da schieramenti preconcetti e da considerazioni di convenienza politica. Si tratta certamente di una questione da un lato giuridica e tecnica ma dall'altro, ed ancor prima, di equilibrio tra funzioni dello Stato. È venuto il momento - ha spiegato Carmine Foreste, presidente del Foro di Napoli (nella foto) - di dare piena attuazione all'impianto accusatorio previsto dal codice ed al principio del giusto processo introdotto con l'art. 111, che disegna le parti processuali non solo su uno stesso piano, ma anche alla stessa distanza dal giudice terzo ed imparziale. Una attenta revisione architettonica degli ordinamenti costituzionale, giudiziario e processuale, necessita di momenti di ampio approfondimento, studio e condivisione, nei quali i nostri Consigli dell'Ordine intendono svolgere un ruolo propulsivo del dibattito e dello studio. La credibilità di un sistema costituzionale e l'equilibrio che deve regnare tra i poteri, così come la credibilità e l'equilibrio delle proposte, si costruiscono anche attraverso le forme in cui essi si esprimono e attraverso l'immagine che di essi si dà alla collettività".
    Secondo gli ordini professionali, venute meno le ragioni che per troppo tempo hanno impedito un "laico, sano, costruttivo e professionale dibattito", occorre ora rivendicare il fatto che la discussione non riguarda persone o aggregazioni bensì l'intera società. "Il pensiero condiviso ed approfondito e la pubblica voce degli avvocati potranno aiutare i cittadini a scegliere le vie migliori per conservare ed accrescere la democrazia nel nostro paese".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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