Fitofarmaci: in Campania risulta
non in regola un'attività su quattro. Sono i dati emersi dalla
campagna mensile di controlli organizzata dal comando Regione
carabinieri forestale Campania di concerto con le Asl
competenti. La campagna, come spiegano i militari dell'Arma in
una nota, è "finalizzata ad individuare condotte irregolari
nell'impiego dei prodotti fitosanitari in agricoltura, con
possibili rischi all'ambiente, alla salute umana e alla buona
pratica agricola".
La campagna di monitoraggio ha evidenziato appunto che
un'attività su quattro, tra quelle controllate, non è risultata
in regola con la normativa vigente. Le verifiche si sono
concentrate in particolare sulla fase di stoccaggio dei prodotti
fitosanitari, sull'esecuzione del trattamento con attenzione
alle abilitazioni necessarie, sulla documentazione richiesta per
legge e sull'adeguatezza delle strumentazioni, oltre che sulla
successiva fase di smaltimento dei rifiuti prodotti. Specifica
attenzione è stata inoltre rivolta alla tenuta del registro dei
trattamenti, strumento necessario per avere conoscenza dei
prodotti, delle quantità e della frequenza delle
somministrazioni alle colture, che in diversi casi è risultato
assente, non aggiornato o non correttamente compilato. Le
attività controllate sono state 82: complessivamente venti le
infrazioni rilevate, con 82.000 euro di sanzioni e tre persone
denunciate all'autorità giudiziaria.
Tra i casi di maggiore rilievo si segnalano quelli di San
Gregorio Magno (Salerno), dove i militari del nucleo carabinieri
forestale di Buccino hanno appurato, in una ditta che
commercializzava prodotti per l'agricoltura, la presenza di
ventuno confezioni di prodotti fitosanitari detenuti in assenza
dei necessari certificati di abilitazione all'acquisto e alla
vendita. A Sant'Anastasia invece il competente nucleo del parco
di San Sebastiano al Vesuvio ha sanzionato, per un importo di
30.000 euro, un'attività di vendita di prodotti fitosanitari per
l'immissione sul mercato di un prodotto in assenza delle
previste autorizzazioni ministeriali. Ancora, a Marcianise
(Caserta) sono state accertate irregolarità presso un
coltivatore di tabacco, che non è stato in grado di esibire né
il registro dei trattamenti né di fornire alcun registro di
carico e scarico dei rifiuti pericolosi. A Benevento: sanzioni
per un importo pari a 6.666,66 euro ad una ditta che avrebbe
utilizzato un prodotto erbicida avente come principio attivo il
glifosate acido puro, in assenza del certificato di abilitazione
all'acquisto e all'impiego. Infine a Montella (Avellino) i
carabinieri forestali di Bagnoli Irpino hanno denunciato il
titolare di una impresa: presso la ditta avveniva lo stoccaggio
di fitofarmaci con vecchi pittogrammi di pericolo non
utilizzabili e non commercializzabili dal 2018 e quindi
considerati rifiuti pericolosi da smaltire in siti autorizzati.
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