"Io e i miei sei ospiti non abbiamo
avvertito alcun impatto. Uno dei miei ospiti ha visto a poppa un
ragazzo sbracciarsi e siamo tornati indietro per soccorrerlo.
Lui ha detto che la ragazza era stata investita da una barca
velocissima ed eravamo convinti che non fosse la mia. Più di
soccorrerlo e dare l'allarme non potevamo fare". A parlare con
l'ANSA è l'avvocato Guido Furgiuele, il penalista indagato dalla
procura di Napoli nell'ambito delle indagini sulla morte della
ricercatrice Cristina Frazzica, 31 anni deceduta nel pomeriggio
di domenica scorsa dopo essere stata investita mentre era in
gita su un kayak insieme con un avvocato suo amico nelle acque
di Posillipo, a Napoli.
La barca del professionista, insieme con altre due, sono state
individuate dalla Capitaneria di Porto nell'ambito degli
accertamenti che mirano a fare luce sul grave sinistro nautico
costato la vita alla donna.
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