Un incontro con il procuratore
della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri e con l'arcivescovo
di Napoli, don Mimmo Battaglia ha aperto la Festa-evento dei
giovani del Movimento Giovanile Salesiano del Sud Italia in
programma fino a domani nel capoluogo campano. Un raduno
giovanile che vede la partecipazione di più di 400 giovani, di
età compresa trani 16 ed i 20 anni, provenienti da ambienti dei
Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice di tutto il Sud
Italia e anche da Albania e Kosovo.
"L'idea del rispetto delle regole - ha detto Gratteri - l'ho
avuta fin da bambino, perché la vita della mia famiglia era
cadenzata dalle regole: fare i compiti, studiare, sistemare il
letto, lavarsi, essere ordinati, avere rispetto per gli
insegnanti e al ritorno sottoporsi al controllo del voto. Era
più semplice, il voto sintetizzava tanto. Oggi la mezza
paginetta di giudizio la si può interpretare come un bicchiere
mezzo pieno o mezzo vuoto". "A scuola - ha aggiunto Gratteri -
si parlava di legalità. Onestà e generosità erano le due parole
più usate a casa mia. La coerenza dei miei genitori mi ha
facilitato la vita".
"Qui a Napoli - ha detto don Battaglia - sto vivendo
un'esperienza molto forte e particolare, quello che sono oggi lo
devo soprattutto alle persone che ho incontrato, che mi hanno
aperto gli occhi, che sono state messe ai margini, i non veduti,
i tanti impoveriti, i ragazzi tossicodipendenti, le donne
vittime di violenza. Non abbiate paura di abitare la strada, la
fede si rende credibile quando esce dalle sagrestie. E' dalla
strada che tu entri nelle case". L'incontro è stato aperto da un
momento coreografico affidato al gruppo dei Furbanti
dell'oratorio di Cerignola.
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