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Sentieri selvaggi al Museo Darwin Dohrn

Sentieri selvaggi al Museo Darwin Dohrn

A Napoli un 'concerto di mare e balene'

NAPOLI, 18 aprile 2024, 11:00

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Può la musica contemporanea conquistare il grande pubblico? È la sfida che 27 anni fa ha lanciato il collettivo di musicisti Sentieri selvaggi. Una scommessa ancora valida che si rinnova domani venerdì 19 aprile alle ore 20 al Museo Darwin - Dohrn di Napoli. Il concerto fa parte della rassegna "I Concerti dell'Acquario" organizzata dall'associazione Maggio della Musica.
    Il Trio di Sentieri selvaggi formato da Paola Fre (flauto), Andrea Rebaudengo (pianoforte) e Aya Shimura (violoncello), presenterà un programma site specific pensato cioè per gli spazi suggestivi del Museo del Mare; da qui il titolo del concerto, denso di riferimenti anche letterari: Di Balene e Altre Storie.
    La serata si aprirà con Incerte cartografie di mare: quattro luoghi marini, del compositore milanese Carlo Galante, per flauto e pianoforte.
    Seguirà Venus de Milo una composizione giovanile di Carlo Boccadoro, padre fondatore del gruppo.
    Ancora di Galante è Una nobile nave, seppur malinconica (brevi episodi marini alla ricerca di Moby Dick), pagina in prima assoluta ispirata al capolavoro di Melville.
    Infine Vox balenae, per tre esecutori mascherati di George Crumb (1929 - 2022), divisa in otto sezioni, un lavoro iconico, ormai, dalla forte valenza anche teatrale.
    Sentieri selvaggi nasce nel 1997 da Carlo Boccadoro, Filippo Del Corno e Angelo Miotto per avvicinare la musica contemporanea al grande pubblico. Nel corso degli anni, collabora con molti importanti compositori della scena internazionale, come David Lang, Louis Andriessen, James MacMillan, Philip Glass, Gavin Bryars, Michael Nyman, Julia Wolfe, Fabio Vacchi, che scrivono partiture per l'ensemble. Dal 1998 Sentieri selvaggi è regolarmente ospite delle più prestigiose stagioni musicali italiane, dei maggiori eventi culturali del nostro paese e festival internazionali.
    Guida all'ascolto Incerte cartografie di mare di Galante nella descrizione del suo autore, "… evoca un immaginario e surreale portolano musicale, indicante quattro luoghi di mare indefiniti e misteriosi".
    Una nobile nave seppur malinconica, riprende la definizione di Melville della nave Pequod, baleniera comandata dal capitano Achab, per dare la caccia alla mostruosa balena bianca. Sei sono gli episodi musicali che alludono al racconto: si susseguono senza soluzione di continuità e sono costruiti con lo stesso materiale sonoro.
    Vox balenae di Crumb composto nel 1971, fu ispirato da una registrazione su nastro dei suoni emessi da una megattera. La riscrittura prevede che flauto, violoncello e pianoforte siano amplificati elettronicamente. Crumb raccomanda inoltre agli esecutori di suonare i crotali e di indossare mezze maschere nere per incarnare simbolicamente le potenti e impersonali forze della natura.
    Venus de Milo, infine, può essere definito "un tranquillo dialogo a canone" per flauto violoncello, e pianoforte.
   

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