In relazione ai manifesti in cui si
accusa il Governo di tradire il Sud "rassicuro sul fatto che il
Governo intende seguire gli sviluppi della vicenda, in
particolare con riferimento al tema della correttezza dell'uso
delle risorse pubbliche, e mi riservo di chiedere, in uno
spirito di leale collaborazione, eventuali ulteriori chiarimenti
alla Regione Campania, anche ai fini dell'adozione, col
coinvolgimento degli organi preposti, di iniziative di
competenza". Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e
le Autonomie, Roberto Calderoli, rispondendo a un'interrogazione
sulle iniziative in relazione a una campagna di comunicazione
della Regione Campania, con riferimento all'uso di risorse
pubbliche e alla tutela del ruolo del Governo.
"Sulla base di una verifica da parte del Ministero
dell'Interno, svolta tramite le questure competenti - ha
aggiunto - risulta che i suddetti manifesti, recanti simbolo e
logo dell'ente regione, siano stati effettivamente collocati in
diverse aree del capoluogo e delle altre province campane.
Risulta inoltre che la questione sia stata portata
all'attenzione del Consiglio regionale campano; in particolare,
nella seduta pubblica dello scorso 13 marzo, l'Assessore
regionale con delega alle Attività produttive, Lavoro e
Patrimonio, in risposta a un'interrogazione presentata sulla
vicenda, ha riferito che 'per quanto riguarda l'autonomia
regionale differenziata, l'azione comunicativa della Giunta
regionale è stata finalizzata a rendere noti i contenuti della
stessa e i rischi a carico della popolazione campana',
aggiungendo che 'per la campagna è stata impiegata la somma di
euro 121.000 (+ Iva)'. La correttezza dell'importo indicato è
stata contestata, da parte dell'interrogante, che ha indicato un
importo ben superiore".
"Segnalo, inoltre, che, sulla vicenda, il presidente
dell'associazione 'Noi Consumatori-movimento anti-Equitalia' ha
presentato un esposto alle autorità competenti, ipotizzando
anche fattispecie di reato - ha concluso - Nonostante il tema
dell'autonomia differenziata venga richiamato dall'assessore
competente in sede di risposta all'interrogazione presentata in
Consiglio regionale, esso non risulta esplicitamente menzionato
nei manifesti affissi. Sul medesimo punto, rilevo come la
Regione Campania abbia potuto esprimere la sua contrarietà alla
riforma in corso nelle sedi istituzionali competenti (a partire
dalla Conferenza unificata, nella quale le Regioni, a stragrande
maggioranza, hanno espresso parere favorevole). Non posso
inoltre esimermi dall'osservare come la stessa Regione Campania
abbia in passato adottato iniziative finalizzate all'avvio del
percorso per il riconoscimento di ampie forme di autonomia
differenziata, anche in materia di tutela della salute".
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