Botti e fuochi d'artificio per il
ritorno di Geolier a Napoli. Il rapper è appena arrivato a bordo
di un pullmino bianco nel rione Gescal, alla periferia di
Napoli, dove è nato e dove vive tuttora. L'accoglienza è da
star. Tantissime le persone che lo stanno festeggiando, forse
migliaia, tra fan, amici e parenti.
Il pullman procede a passo d'uomo e fa fatica a farsi largo
tra la folla: in tanti col telefonino cercano di riprendere il
cantante, che è seduto lato passeggero. Tutto questo mentre la
gente lo acclama - "Emanuele, Emanuele" - e i fuochi d'artificio
continuano a illuminare la zona, un agglomerato di case che
sorge proprio al confine tra i quartieri di Secondigliano e di
Miano, alla periferia della città.
Geolier ha oggi sbrigato in fretta i suoi impegni sanremesi
proprio perchè, ha detto lui stesso, "mi stanno aspettando a
casa". E ad attenderlo sono davvero in tanti, così come in tanti
ieri si sono riuniti per guardare insieme la puntata di Sanremo.
"Il fatto che non sia arrivato primo non importa, per noi è
comunque lui il vincitore", dice una ragazza, ripetendo una
frase che ormai qui dicono tutti. Per il rapper sono ora in
programma anche festeggiamenti ufficiali, ma per il momento
vuole soprattutto godersi la sua gente e il suo rione. "Emanuele
uno di noi", scandiscono i cori.
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