"E' l'inferno della movida". Non
usano mezzi termini i residenti dei vicoli tra piazza Dante e
piazza del Gesù per descrivere la loro annosa convivenza con i
decibel degli impianti stereo ed il chiasso dei clienti di 35
locali ammassati in poche centinaia di metri in pieno centro
storico. Dopo numerosi appelli alla municipalità e denunce alle
forze dell'ordine i residenti, sostenuti dal Comitato
vivibilità cittadina, hanno deciso di rivolgere il loro appello
sotto forma di petizione, sottoscritta in poche ore da decine di
cittadini, al sindaco Manfredi.
"Una serie di scellerate decisioni - è scritto nell'appello
al primo cittadino - hanno trasformato questi vicoli (Cisterna
dell'Olio, Via Capitelli e vico Quercia) in locande a cielo
aperto che chiudono battenti ed amplificatori all'alba dopo aver
costretto a notti insonni tutti noi".
A supporto della petizione i residenti hanno prodotto dei
video dove si vedono centinaia avventori dei locali stipati tra
tavolini e sgabelli.
"Quando abbiamo tentato di mediare con i gestori dei bar -
racconta all'Ansa uno dei residenti - ci e' stato risposto che
ci dobbiamo rassegnare e che il loro business, visto che sono
muniti di regolare licenza, prevale sul nostro disagio. E come
la mettiamo con la nostra salute visto che da anni non si dorme
più?".
I residenti sono preoccupati per la prossima apertura di
nuovi locali, alcuni dei quali temono possano essere adibiti a
discoteche, attività già chiuse in passato per mancanza di
requisiti di sicurezza.
" Il sindaco - chiedono i residenti - deve chiarirci da che
parte sta. Con i gestori dei bar che non riconoscono alcuna
regola di civile convivenza o dalla nostra parte. Cittadini che
confidano proprio nella pubblica amministrazione affinchè quelle
regole vadano rispettate".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA