L'utilizzo improprio di antibiotici
causa circa 33mila morti all'anno in Europa, di cui oltre 10
mila in Italia. La pandemia di Covid ha provocato un ulteriore
crescita dell'abuso di questi farmaci. Fermare il fenomeno è una
priorità in ambito sanitario. All'antibiotico-resistenza e agli
effetti del Covid sarà dedicato l'incontro in programma il 24
maggio a Napoli, a discuterne saranno Massimo Galli, docente di
Malattie infettive presso l'Università statale di Milano;
Francesco D'Andrea, presidente della Società italiana di
chirurgia plastica; Stefano Veraldi, docente in Dermatologia e
Venereologia dell'Università statale di Milano, con la
moderazione di Bruno Trimarco, professore emerito presso
l'Università Federico II di Napoli.
Nel corso dell'incontro, promosso in collaborazione con il
consorzio Itme (International Translational Research and Medical
Education), fondato dall'Università Federico II con l'Albert
Einstein Institute of Medicine di New York, si approfondirà
anche la situazione della Campania, Regione che negli ultimi
anni ha avviato un programma di lotta
all'antibiotico-resistenza.
Ugo Trama, responsabile Politica del farmaco della Regione
Campania, pone l'accento su un recente studio pubblicato dal
Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie,
dal quale emerge che l'Italia si colloca tra gli ultimi Paesi in
Europa per la prevalenza di infezioni correlate all'assistenza
sanitaria (Ica). Per fronteggiare questo fenomeno è stato
previsto un piano straordinario di formazione per accrescere le
conoscenze del personale sanitario in materia di gestione delle
infezioni nosocomiali.
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