La Supplica alla Vergine del
Rosario di Pompei (Napoli) ha radunato anche quest'anno migliaia
di fedeli che sul sagrato della Basilica della città mariana
hanno pregato alle 12 insieme con il cardinale Mario Grech,
segretario generale del Sinodo dei Vescovi, per tutti i popoli
che soffrono nelle guerre nel mondo e soprattutto in Ucraina.
Una preghiera alla quale si è unito spiritualmente Papa
Francesco, come trasmesso nel suo messaggio al termine della
supplica. Ancora un appello al cessate il fuoco che anche i
fedeli giunti dall'Italia e dall'estero per la celebrazione
eucaristica, con l'arcivescovo di Pompei, monsignor Tommaso
Caputo, hanno ripetuto.
"Non possiamo non portare davanti al cuore di madre della
Vergine Maria le tristezze e le angosce della guerra, della
violenza e dell'odio che insanguinano oggi l'Europa e tante
altre parti del mondo - ha detto il cardinale Grech nella sua
omelia - Davanti alla Vergine Maria portiamo quindi il popolo
dell'Ucraina e tutti coloro che oggi soffrono, scommettendo
sull'umanità, come ci ricorda l'intuizione originaria di Pompei.
Anche Dio ha scommesso sull'umanità e continua a farlo". Prima
della celebrazione eucaristica, il cardinale Grech ha
affermato che "i fedeli che non lavorano per la pace non possono
dirsi cristiani".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA