Stamattina i disoccupati del
Cantiere 167 Scampia hanno manifestato "davanti a quello che
dovrà diventare il polo universitario. Rivendicando gli impegni
presi sulla questione occupazionale, vediamo come al solito che
tutti i candidati di questa tornata elettorale speculano
sull'apertura dell'università, fiore all'occhiello di questo
territorio martoriato. Pochi sanno, che questo processo -
sottolineano in una nota - esiste e va avanti per il
protagonismo degli uomini e delle donne di Scampia, che dopo 30
anni di macerie hanno voluto lottare per una casa degna al posto
delle Vele e per il ripristino della normalità, immaginando un
quartiere senza mostri di cemento ma con luoghi adatti alla
formazione e alla cultura".
La nascita dell'università "viene dalle sacrosante lotte che
negli anni ci hanno portato a sognare un quartiere migliore. È
in questo ambito che chiediamo che sia rispettata la clausola
sociale per cui abbiamo tanto combattuto. Facciamo appello a
tutti i candidati sindaci e tutte le istituzioni, non faremo
sconti a nessuno se non ci saranno risposte occupazionale per i
disoccupati. Non saranno le denunce e la repressione a fermare
la nostra lotta. Sempre ai nostri posti ci troverete, per un
territorio libero e una vita migliore", conclude la nota.
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