(v."Sbarco di migranti nel Catanzarese..." delle 7:57)
C'è anche una bambina di
appena sei mesi tra i sette minori, tutti con meno di dieci
anni, giunti con i 63 migranti - e non settanta come appreso in
un primo momento - arrivati qualche ora prima dell'alba al Porto
di Roccella Ionica al termine di un'operazione di soccorso in
mare portata a termine, nel basso Ionio catanzarese in
prossimità di Isca sullo Ionio, dai militari della sezione
navale della Guardia di Finanza e dalla Guardia Costiera.
I profughi di nazionalità iraniana, irachena e afgana tra
cui figurano anche 10 donne e 46 uomini, si trovavano a bordo di
una barca a vela di circa 15 metri, partita circa una settimana
fa dalla Turchia, intenta ad avvicinarsi il più possibile alla
spiaggia in modo da poter favorire, senza particolari rischi, lo
sbarco dei migranti. A poco più, però, di cento metri dalla
battigia l'imbarcazione è stata individuata e bloccata dai
militari delle Fiamme Gialle di Roccella Ionica impegnati in uno
dei tanti servizi di controllo finalizzati a porre un freno al
sempre più elevato fenomeno dell'immigrazione clandestina. Dopo
le prime verifiche i migranti sono stati trasbordati su una
delle motovedette della Guardia Costiera di Roccella e condotti
in sicurezza fin dentro lo scalo portuale reggino.
Dopo lo sbarco uno dei migranti, per vari problemi fisici e
di salute, è stato trasportato, per accertamenti medici,
all'ospedale di Locri. Diversi di loro, non avendo mangiato e
bevuto negli ultimi due giorni di navigazione, sono apparsi
debilitati e disidratati. Dopo i primi controlli medici e delle
forze dell'ordine, i migranti, su disposizione della Prefettura
di Reggio Calabria, sono stati momentaneamente sistemati nella
tensostruttura portuale di primo soccorso e accoglienza gestita
dalla Croce Rossa e dalla Protezione civile comunale.
Con quest'ultimo "arrivo", già il 24 e il 25 agosto scorsi se
ne erano verificati altri due, è salito a 18 il numero degli
sbarchi nel solo Porto di Roccella Ionica negli ultimi cento
giorni.
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