Ombrelloni aperti e vacanzieri
regolarmente in spiaggia. Non ha fatto sentire i propri effetti
la protesta indetta dai balneari con la "serrata" di due ore
indetta per stamattina dalle 7.30. Una situazione analoga a
diversi stabilimenti balneari della Costa degli Dei che si
estende da Pizzo a Nicotera, nel vibonese. Alcuni titolari di
lidi, addirittura, non erano a conoscenza della protesta.
Complessivamente, comunque, per Antonio Giannotti, presidente
del Sindacato italiano balneari Calabria, lo sciopero degli
ombrelloni ha registrato in regione "una massiccia
partecipazione".
"Se da una parte i nostri clienti non hanno subito nessun
disagio - ha detto - dall'altra hanno compreso i motivi della
protesta manifestando il proprio supporto e la solidarietà, in
quanto apprezzano la professionalità e la passione che mettiamo
nel nostro lavoro, frutto di anni di esperienza. Hanno
dimostrato di aver ben capito che la situazione è drammatica e
gli imprenditori balneari non hanno certezze per il proprio
futuro. Anche i turisti stranieri sono rimasti colpiti da questa
iniziativa e i motivi dello sciopero".
"Al governo - ha aggiunto - stiamo chiedendo ormai da tanto,
una legge subito, una legge di riordino che dia certezze a
queste imprese sul demanio marittimo. Ancora di più in Calabria
la risorsa certamente non è scarsa e quindi anche in qua abbiamo
bisogno di certezze per portare avanti e sviluppare migliaia di
imprese che non sono solo stabilimenti balneari ma sono
campeggi, alberghi, attività nautiche, che sono una parte
importante del Pil calabrese. Per questo motivo, ancora di più
con questa manifestazione, abbiamo voluto ribadire al governo
che c'è bisogno di una legge subito".
"Noi ancora abbiamo fiducia in questo governo. Viene da ieri
sera, abbiamo avuto del Consiglio nazionale del Sindacato
italiano balneare e abbiamo stabilito di annullare le altre due
manifestazioni in programma per agosto, perché dalle notizie che
sono arrivate dal Consiglio dei ministri, il governo ha preso
l'impegno che entro i primi di settembre si occuperà di noi.
Quindi questa è la nostra richiesta e in questo momento è anche
la speranza che dalle parole si passi ai fatti".
"La cosa che oggi ci ha fatto piacere è la vicinanza dei
nostri clienti, che effettivamente hanno toccato con mano il
rischio che questi servizi, così come li diamo noi, possono
essere vanificati" ha concluso Giannotti.
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