Contrasto al randagismo e
monitoraggio del cani domestici. Con questi obiettivi la Polizia
locale di Crotone ha ricevuto questa mattina i dispositivi per
la lettura elettronica dei microchip per l'attività di controllo
dei cani domestici, che faranno parte della dotazione del
Comando di Polizia locale.
Si tratta di una iniziativa per il contrasto al fenomeno del
randagismo (il Comune paga quasi 600 mila euro all'anno per il
servizio di canile) ma anche finalizzata a dare un impulso al
monitoraggio dei cani domestici attraverso l'impegno sinergico
tra settore Ambiente e Comando di Polizia locale. I rilevatori
consentiranno agli agenti di poter identificare i cani durante i
controlli. E' infatti obbligatorio munire il proprio animale di
un microchip che contiene un codice identificativo registrato
presso l'Anagrafe canina regionale e permette di associare
l'animale ai dati anagrafici del proprietario. L'obiettivo delle
nuove strumentazioni è finalizzato a contrastare il fenomeno
dell'abbandono che, tra l'altro è molto frequente in estate, e
verificare la regolare iscrizione all'anagrafe canina.
"Un atto innovativo e di civiltà ma anche un segnale di
sensibilità nei confronti del migliore amico dell'uomo ed un
invito a non abbandonarli" si legge in una nota del Comune di
Crotone che prosegue: "Questo innovativo servizio della Polizia
locale sarà svolto anche abbinando il contrasto al fenomeno
delle deiezioni canine che imbrattano le strade cittadine".
La consegna dei dispositivi è avvenuta alla presenza
dell'assessora all'Ambiente e Polizia locale Angela Maria De
Renzo; è stata la dirigente del settore Ambiente Elisabetta
Dominijanni a consegnare al comandante della Polizia locale
Francesco Iorno i due dispositivi. Presente la funzionaria del
settore Ambiente Daniela Corasaniti.
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