Con oltre 36.500
visitatori - il 10% in più rispetto al 2022 - la Riserva de I
Giganti della Sila a Spezzano della Sila, si è accreditata come
uno dei luoghi più visitati non solo nella rete dei beni del Fai
(Fondo per l'Ambiente Italiano Ets) ma in tutta la Calabria. Lo
riferisce una nota.
"Il boom di turisti registrato sull'altipiano silano - è
detto nella nota del Fai - conferma il grande potenziale di un
territorio vasto e ricco di offerte naturalistiche e culturali e
la riserva, primo e unico bene del Fai in Calabria dal 2016, da
quando dal Parco Nazionale della Sila è stata data in
concessione alla Fondazione, è stata la meta prescelta da
moltissimi viaggiatori e visitatori locali. Con questi numeri,
infatti, I Giganti si riconfermano come il bene Fai più visitato
nel mese estivo".
"La Riserva non solo è stata la meta prescelta da turisti
provenienti dalle regioni limitrofe (più di tutte Puglia,
Campania e Sicilia) - riporta ancora la nota - ma ha registrato
un forte incremento di presenze del Nord-Italia. Anche il
turismo europeo e internazionale ha registrato segni di ripresa
dopo l'emergenza Covid".
"Speravamo in un ritorno alla normalità - afferma la
property manager della Riserva Simona Lo Bianco - dopo gli anni
della pandemia, anni in cui non ci siamo mai fermati: abbiamo
migliorato gli strumenti di gestione back office, abbiamo fatto
importanti investimenti in manutenzione, abbiamo aumentato le
attività di informazione e promozione, abbiamo lavorato molto
sull'esperienza di visita, abbiamo stretto alleanze con i nostri
partner sul territorio, abbiamo aumentato e diversificato gli
eventi e, inoltre, siamo sempre più in contatto con gli
stakeholders principali di tutta la regione. Tutto questo -
aggiunge Lo Bianco - ha concesso un impatto importante dal punto
di vista economico, si pensi che nel 2019, anno pre covid,
abbiamo chiuso con circa 23.000 visitatori, ora, nel 2023
chiuderemo con quasi 37.000 persone, quasi il 60% in più, ma
anche dal punto vista sociale se pensiamo che ai Giganti
lavorano 7 persone, tutte provenienti dal territorio silano".
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