Avrebbero chiesto soldi
ad imprenditori e commercianti da versare poi 'agli amici'
evocando nel loro agire le modalità di azioni tipiche delle
organizzazioni criminali di stampo mafioso. Due persone sono
state arrestate dai carabinieri del Reparto territoriale di
Corigliano Rossano in esecuzione di un'ordinanza di custodia
cautelare in carcere emessa dal gip di Catanzaro su richiesta
della Dda del capoluogo calabrese. L'accusa è tentata estorsione
aggravata dal metodo mafioso.
Il provvedimento scaturisce dalle indagini svolte dai
carabinieri di Corigliano Rossano attraverso una serie di
servizi di osservazione, acquisizioni da sistema di
videosorveglianza e di dichiarazioni che hanno consentito di
ricostruire quattro tentativi di estorsione ai danni di
altrettanti imprenditore operanti nel territorio della città
ionica in diversi settori economici: edilizio, commerciale,
immobiliare e della logistica.
Gli esiti delle indagini hanno consentito di ricostruire il
quadro di più richieste estorsive attuate nei confronti degli
imprenditori presi di mira in cantieri e uffici. I due indagati,
secondo l'accusa, avvalendosi della forza di intimidazione del
vincolo associativo avrebbero tentato di costringere gli
imprenditori a versare somme di denaro destinata "agli amici"
in cambio di protezione per evitare problemi.
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