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A2A, 'servono 800 milioni di investimenti per idroelettrico'

A2A, 'servono 800 milioni di investimenti per idroelettrico'

Incontro in Calabria. Occhiuto: 'prima fonte tra le rinnovabili'

GIZZERIA, 22 novembre 2023, 13:08

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'energia idroelettrica rappresenta la prima delle fonti rinnovabili in Italia. Nel 2022 i prolungati periodi di siccità hanno determinato una riduzione di 36 miliardi di metri cubi. La Calabria è la prima tra le regioni del Sud per potenza idroelettrica installata, l'ottava in Italia. Tra il 2013 e il 2021 il contributo alla produzione rinnovabile locale è stato in media del 24%, mentre nel '22 la quota si è ridotta al 17% per la siccità, che ha comportato una perdita di 360 GWh di energia pulita. Uno studio realizzato da A2A quantifica in circa 800 milioni di euro in 10 anni gli investimenti necessari in pompaggi, mini-idro e progetti di repowering di impianti per recuperare fino a 500 GWh/anno di energia in Calabria - il 130% della produzione persa nel '22 - con benefici economici diretti sul territorio pari a 800 milioni e circa 1 miliardo per l'indotto. E' quanto emerso nel corso dell'incontro di A2A sul tema "Senza acqua. Troppa acqua" svoltosi a Gizzeria alla presenza di Renato Mazzoncini, Ad di A2A e del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e introdotto dal direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini.
    "Abbiamo il 42% di energia rinnovabile - ha detto Mazzoncini - e di questo il 40% è idroelettrico. Siamo il terzo Paese in Europa. Il problema è che i bacini sono stati costruiti 60 anni fa e servono interventi importanti per tornare alla produzione storica. È innegabile che il livello di piovosità negli ultimi 10 anni è calato sistematicamente. Quindi affinché questi impianti continuino a produrre bisogna metterci le mani. Su questo abbiamo ipotizzato anche in Calabria importantissimi investimenti".
    "Molte volte - ha detto Occhiuto - si parla delle risorse del Pnrr, del Fondo di sviluppo e coesione ma se noi in Calabria dovessimo intervenire come dobbiamo fare sulle reti di grande adduzione e sulle reti di distribuzione gestite dai Comuni, non basterebbero le risorse del Pnrr e dell'Fsc. C'è la necessità di avere il contributo di imprese come A2A sia per quanto riguarda la gestione del servizio idrico, sia per quanto riguarda la produzione di energia idroelettrica che, vorrei ricordare, è la prima fonte di produzione per le energie rinnovabili".
   

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