"No ai cinghiali". E' il messaggio
lanciato da Potenza dalla Coldiretti Basilicata che - secondo
quanto reso noto dall'ufficio stampa - ha radunato, sotto la
sede della Regione Basilicata, oltre 1.500 iscritti, tra
agricoltori e allevatori, e cento trattori "giunti per
l'occasione da tutto il territorio lucano. Numerosi anche i
sindaci i consiglieri provinciali e regionali e gli
amministratori presenti lungo il corteo e al sit-in".
L'obiettivo "della pacifica protesta" è stato quello "di far
applicare subito a livello regionale le misure previste dal
decreto interministeriale varato lo scorso anno per l'adozione
di un Piano straordinario per la gestione e il contenimento
della fauna selvatica incontrollata. Nei piani delle Regioni
dovrà essere previsto il coinvolgimento attivo dei proprietari e
conduttori dei fondi muniti di licenza per l'esercizio venatorio
e la costituzione di un corpo di Guardie volontarie, a livello
provinciale, per colmare il deficit di organico della polizia
locale con la possibilità di agire anche nelle aree protette".
Istanze "ribadite anche al governatore lucano, Vito Bardi, sul
palco allestito dalla Coldiretti. Ai manifestanti il presidente
della Regione ha annunciato che nella prossima Giunta regionale
porterà le istanze dell'organizzazione agricola e che elle
prossime ore darà risposte alla crisi idrica".
"Se non dovessero arrivare soluzioni immediate - ha spiegato
il presidente della Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani, -
saremo di nuovo in piazza", ricordando che "attualmente in
Basilicata si contano 110 mila cinghiali con le colture
maggiormente danneggiate che sono i cereali, piante a frutto
vigneti, ortaggi, foraggio, leguminose".
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