"La paventata chiusura del Reparto
prevenzione crimine di Potenza sarebbe un grande errore e
costituirebbe una grave perdita, non solo per il capoluogo ma
per tutta la Basilicata": è quanto ha scritto in una lettera
inviata al governatore lucano, Vito Bardi, al prefetto di
Potenza, Michele Campanaro, al questore Giuseppe Ferrari, il
segretario generale del Siulp Potenza, Giuseppe Trombetta, dopo
una recente nota della Direzione centrale anticrimine della
Polizia di Stato in cui è "conclamata l'esistenza di un progetto
di revisione di alcuni uffici dedicati al controllo del
territorio e la chiusura di alcuni di essi, sacrificabili a
fronte di opinabili criteri economici".
"La chiusura di un ulteriore ufficio operativo della Polizia,
dopo quella del Compartimento Polizia stradale Basilicata con
il trasferimento dei suoi uomini ad altre mansioni - ha scritto
- non è la soluzione e non può essere, di certo, il modo
corretto con il quale lo Stato risponde alle esigenze di
sicurezza della cittadinanza in un territorio come quello lucano
dove insistono insediamenti produttivi e dove esistono, come
detto dalla Dia, conclamate organizzazioni criminali operanti in
diversi Comuni. Il Reparto rappresenta - ha aggiunto - una vera
e propria task force in grado di assicurare un intervento
dinamico e capillare su più territori".
Trombetta ha chiesto, infine, ai destinatari della nota di
"valutare con attenzione ogni utile e possibile iniziativa per
non privare la Basilicata di questo importantissimo ufficio e
della professionalità dei suoi poliziotti" e "di intraprendere
tutte le azioni per incrementare, anche l'organico attualmente
di 33 unità".
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