"Il 27 gennaio del 1945, giorno in
cui vengono abbattuti i cancelli di Auschwitz, il più grande
campo di concentramento, è diventato il simbolo di orrori e
inaudite violenze che hanno interessato la storia più buia del
nostro continente. Sono passati 75 anni da quel giorno ma in noi
è ancora vivo un peso immane e lo sgomento di quella sofisticata
macchina di morte che l'uomo architettò per sterminare 17
milioni di persone, tra cui sei milioni di ebrei europei". Lo ha
detto il presidente del Consiglio regionale della Basilicata,
Carmine Cicala, nel corso della riunione dell'assemblea, per
commemorare il "Giorno della memoria".
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