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ANSAcom - In collaborazione con Confimprese – Jakala - The Innovation Group
Il 2024 sarà un anno improntato sulla prudenza, ma che vedrà nel mondo del retail un tasso di aperture in crescita del 6,6% rispetto allo scorso anno, con 5.580 nuovi esercizi commerciali. A dirlo i dati del Centro studi Confimprese, in collaborazione con Global Strategy, che evidenza come nel primo semestre del 2024 vi sono stati 2.160 nuovi punti vendita aperti e con un trend in crescita anche per la seconda metà dell'anno.
Dall'analisi dei dati, che sono stati presentati a Stresa durante l'annuale Retail Summit organizzato da Confimprese in collaborazione con Jakala e The Innovation Group sull'universo retail, appare che i retailer dimostrino maggiori dinamicità e ottimismo verso il semestre che si è aperto in luglio con una stima di 3.240 nuovi punti vendita, equamente distribuiti tra diretti e in franchising, con una spinta maggiore nella ristorazione. Buona la ricaduta occupazionale con un impatto positivo nell'ordine di 33.264 nuovi addetti nel settore, di cui 13.200 già nel primo semestre.
Nelle aperture, sia pure con un consuntivo di oltre 2mila punti vendita messi a segno nei primi 6 mesi dell'anno, le imprese hanno adottato a inizio 2024 una maggiore prudenza nell'espansione delle rete commerciale, anche alla luce del contesto geopolitico internazionale e di un inizio anno non brillante per i consumi in flessione dello 0,8% nel progressivo gennaio-maggio 2024 sullo stesso periodo 2023 (dati Osservatorio consumi Confimprese-Jakala). Tuttavia, non si registra una revisione delle previsioni di inizio anno, con i dati di apertura del secondo semestre che sono in miglioramento sullo stesso periodo del 2023 in cui le aperture si erano fermate a 1.650.
"Nonostante le tensioni internazionali e le dinamiche macroeconomiche il 2024 dovrebbe essere un anno positivo per le reti di punti vendita, trainato dal settore della ristorazione.
Tuttavia, siamo penalizzati dalla asimmetrie tra off e online.
Il mondo del commercio è profondamente cambiato e la riforma del settore è urgente, non è pensabile richiamare e adottare decreti del 1998 o 2001 per le vendite online, quando tale canale era sconosciuto. È necessario che il legislatore riveda l'intero impianto normativo per equiparare i canali di vendita e si renda consapevole che il retail muove complessivamente 445 miliardi di fatturato. È il vero motore dell'economia italiana" ha dichiarato Mario Resca, presidente Confimprese.
ANSAcom - In collaborazione con Confimprese – Jakala - The Innovation Group
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