La ong ambientalista Kyoto Club, in
audizione alla Commissione Ambiente della Camera, ha bocciato la
proposta di legge della Lega che vuole permettere a tutti i
Comuni italiani di autocandidarsi a ospitare il deposito
nazionale delle scorie nucleari.
Per la normativa attuale, il deposito può essere realizzato
solo nei territori indicati nella Carta dei siti idonei (Cnapi)
preparata dalla Sogin. Alcuni Comuni però si sono detti
disponibili ad ospitare la struttura, pur non essendo compresi
nella Carta.
"L'approvazione della proposta di legge in discussione - ha
detto il direttore di Kyoto Club, Sergio Andreis - ci sembra
controproducente rispetto all'urgenza di realizzare il deposito.
Metterebbe in discussione la Cnapi, senza la certezza che le
autocandidature rispettino i requisiti previsti dalla normativa,
e comporterebbe inevitabili e ulteriori ritardi nella
realizzazione del deposito".
Per Andreis, "le autocandidature dovrebbero rispettare gli
standard dell'Iea (Agenzia internazionale dell'energia, n.d.r.)
e dell'Isin (Ispettorato nazionale per la sicurezza nazionale,
n.d.r.) per questi impianti, e basarsi su approfondimenti
significativi sotto il profilo geologico, geomorfologico,
idrogeologico, geotecnico, sismico, vulcanico, ambientale,
climatico, economico e sociale. L'approvazione della proposta di
legge allungherebbe anche i tempi della Via e della Vas. Per
questo, ne chiediamo il ritiro".
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