"Il governo Meloni sta totalmente
sbagliando strada. Si ostina a credere che quello del 'nucleare
sostenibile' sia un futuro energetico percorribile e
realizzabile in tempi brevi, ma si tratta di una scelta
sbagliata e insensata".
Lo scrivono Legambiente, Wwf Italia, Greenpeace Italia e
Kyoto Club, in vista dell'incontro convocato dal governo per il
21 settembre con istituzioni e imprese per parlare di nucleare
sostenibile.
"Il nucleare di quarta generazione - scrivono le ong - o dei
mini-reattori modulari nucleari (Small Modular Reactor), la cui
realizzabilità è tutta da dimostrare, ha costi alti, tempi
lunghi e non elimina l'annoso problema delle scorie, uno dei
principali ostacoli ancora irrisolti del settore. Investire in
questa forma di produzione di energia, come contributo alla
lotta alla crisi climatica, sarebbe una scelta assolutamente
contraddittoria con l'urgenza negli interventi di riduzione
delle emissioni climalteranti".
"L'esecutivo - aggiungono le ong - non dimentichi che
l'Italia ha già espresso il suo forte no al nucleare con il
referendum del 1987 e del 2011".
"Chiediamo un incontro al Mase - concludono Legambiente, Wwf
Italia, Greenpeace Italia e Kyoto Club - per discutere e
confrontarci sul vero futuro energetico del nostro Paese, ossia
lo sviluppo delle rinnovabili, che rappresentano il volano
dell'Italia, visto che ha tutte le carte in tavola per diventare
l'hub europeo delle fonti pulite. È questa la vera sfida e
obiettivo su cui il Paese e il governo dovrebbero misurarsi, non
su un 'nucleare sostenibile' che non esiste".
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