Corre nel 2023 il settore dei sistemi
di accumulo (Sda) di energia in Italia: al 31 marzo ne risultano
installati 311.189 per una potenza complessiva di 2.329 Megawatt
e una capacità massima di 3.946 Mwh. A questi si aggiungono gli
impianti di Terna per complessivi 60 Mw e 250 Mwh. Si è passati
da una media nel 2022 di 13.000 unità al mese a una media nel
2023 di 27.000 unità al mese (+107%).
E' quanto emerge dall'aggiornamento del report "Osservatorio
sistemi di accumulo" di Anie (Federazione delle imprese
elettrotecniche e ed elettroniche aderente a Confindustria)
sulla base dei dati registrati dal sistema Gaudì di Terna.
La tecnologia più diffusa è quella a base di Litio (99% del
totale). La quasi totalità (92%) dei SdA è di taglia inferiore
a 20 kWh con una netta prevalenza dei sistemi di capacità
compresa tra 5 e 10 kWh (33%) e di quelli tra 10 kWh e 15 kWh
(36%). Il 99,9% dei SdA risulta abbinato ad un impianto
fotovoltaico, di cui il 99,6% di taglia residenziale, si legge
nella nota.
La Lombardia è la regione con il maggior numero di sistemi
installati (62.222 SdA per una potenza di 448 Mw e una capacità
di 753 Mwh), seguita dal Veneto (44.661 SdA per 330 Mw e 608
Mwh) e dall'Emilia-Romagna (31.382 SdA per 240 Mw e 379 Mwh).
"Come previsto il primo trimestre del 2023 ha raccolto i
frutti degli investimenti effettuati nel 2022 in cui il
meccanismo della detrazione fiscale abbinato alla cessione del
credito ha dato una forte spinta al mercato - spiega Anie - Il
superbonus con aliquota del 110% ha trainato gli investimenti,
ma non è da sottovalutare anche la detrazione al 50%. Si stima
che nei prossimi mesi del 2023 si assisterà a un rallentamento
delle nuove installazioni residenziali a causa del blocco della
cessione del credito istituito con il Decreto Legge n.11 del 16
Febbraio 2023".
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