"Un intero settore industriale,
cruciale per lo sviluppo energetico del Paese nella direzione
della sostenibilità, è bloccato perchè il Ministero
dell'Ambiente è in ritardo di oltre un anno con l'emanazione del
decreto che fissa i criteri per l'individuazione, da parte delle
Regioni, delle aree idonee per l'installazione di impianti a
fonti rinnovabili. In questo modo le promesse di voler
realizzare la transizione energetica sono solo parole»: così il
vicepresidente della Camera, Sergio Costa (M5S).
"L'Italia - continua Costa - deve installare 85 gigawatt di
nuove fonti rinnovabili entro il 2030: ma mancano meno di sette
anni. Come si fa se il ministero è in ritardo di oltre un anno
solo per la definizione delle linee guida? Ho chiesto al
ministro Pichetto Fratin aggiornamenti su questa sfida
fondamentale attraverso un'interrogazione», continua Costa.
Per quanto riguarda il settore eolico, la questione è ancora
più complessa: «È improcrastinabile - conclude Costa - perchè la
mappatura, oltre a dover tener conto dei vincoli, come richiesto
dalla normativa, deve individuare le zone dove c'è vento. Anche
su questo ho chiesto aggiornamenti urgenti al governo».
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