La Fondazione Marevivo esprime
"profonda preoccupazione per il Decreto del 7 febbraio 2024
emanato dal ministero dell'Agricoltura, della sovranità
alimentare e delle foreste per il Programma 'Frutta e verdura
nelle scuole' per l'anno scolastico 2023/2024" che ignora la
richiesta di Marevivo di abolire gli imballaggi di plastica
monouso.
"La decisione di imporre l'uso di confezioni monouso
(flow-pack) per il confezionamento e guanti di plastica per la
somministrazione di frutta e verdura rappresenta un grave danno
ambientale e un passo indietro nella lotta all'inquinamento da
plastica" spiega Marevivo ricordando che "si stima che ogni anno
nel mondo vengano prodotte 450 milioni di tonnellate di
plastica, di cui il 50% costituito da imballaggi usa e getta, e
che oltre 8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica vadano
a finire nei nostri mari e oceani, l'80% dell'inquinamento dei
quali è causato dalla plastica. Proprio per contrastare
l'utilizzo di imballaggi monouso in plastica per il
confezionamento di frutta e verdura, Marevivo assieme a Zero
Waste Italy ha dato vita alla campagna #BastaVaschette".
La scelta di continuare a utilizzare confezioni di plastica
monouso all'interno del Programma "Frutta e verdura nelle
scuole" rappresenta, secondo Marevivo, "un grave ostacolo alla
promozione di uno stile di vita sostenibile e un segnale
contraddittorio ai bambini".
La Fondazione Marevivo invita il ministero "a riconsiderare
questa decisione e a impegnarsi per promuovere pratiche più
responsabili, volte a proteggere l'ambiente, il già compromesso
ecosistema marino e la salute umana".
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