Per Legambiente "ben venga
l'approvazione all'unanimità arrivata in questi giorni in
Commissione Giustizia della Camera del testo base della proposta
di legge in materia di delitti a danno degli animali, che vede
come prima firmataria l'onorevole Michela Vittoria Brambilla. Si
tratta di un importante passo avanti verso l'introduzione dei
delitti contro gli animali nel Codice penale, che ancora mancano
all'appello, per garantire attraverso la legge quella tutela
prevista dall'art. 9 della Costituzione. Al tempo stesso è anche
una risposta positiva a quanto prevede, per i reati contro la
fauna e le specie protette, la direttiva sui crimini ambientali
approvata dal Parlamento europeo lo scorso 27 febbraio".
"Nonostante la buona notizia - prosegue la ong -, sono già
iniziati, però, da parte della Lega e di alcuni deputati di
Forza Italia i primi tentativi per depotenziare il Pdl in
questione con diversi emendamenti. In particolare, la Lega
chiede che le norme in vigore si applichino solo agli animali
'da compagnia', limitazione non prevista nemmeno dai Codici
pre-unità d'Italia, e di cancellare l'inasprimento delle pene
contro le uccisioni di animali (da 2 anni a 6 anni) e i
maltrattamenti di animali (da 1 a 5 anni e con la multa)".
"Il Parlamento e il governo - sottolinea Legambiente - non si
facciano ingannare da queste richieste e tengano presente la
forte, condivisa e diffusa richiesta dei cittadini di avere
un'effettiva difesa degli animali non più procrastinabile.
Legambiente vigilerà per evitare che la presentazione di
emendamenti, invece di migliorare il testo di legge, sia
utilizzata per svuotare le norme. Il voto unanime che è
arrivato, insomma, non può essere una 'furbata'".
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