"E' un risultato di grande valore,
che può segnare in positivo le sorti della Nature Restoration
Law e prepara i prossimi passaggi al Parlamento europeo". Lo
dichiarano in un comunicato congiunto 28 organizzazioni
ambientaliste italiane (fra le quali Legambiente Wwf, Greenpeace
e Lipu), all'indomani dell'approvazione del progetto di legge da
parte del Consiglio dei ministri dell'Ambiente dell'Ue, primo
passo del Trilogo per l'approvazione della norma.
"Venti paesi dell'Unione - scrivono le ong - hanno
convintamente espresso il voto a favore della Restoration Law,
evidenziando i benefici per la biodiversità, il clima, il
territorio, l'agricoltura, il benessere delle persone che
l'attuazione della legge produrrà. Non così ha fatto l'Italia,
che con il ministro dell'Ambiente Pichetto ha votato contro la
legge".
"Avevamo chiesto al ministro Pichetto di sostenere la legge -
proseguono le associazioni -, sottolineando che la sua
approvazione non solo non comporterebbe contraccolpi per
l'economia ma le darebbe molti stimoli nuovi, come quelli che
vengono da una natura ripristinata, un territorio rigenerato,
ecosistemi in salute e in grado di produrre servizi di qualità".
"Nel Consiglio dell'Ue di ieri Il ministro Pichetto Fratin ha
preferito evidenziare i rischi, infondati, che deriverebbero per
l'agricoltura e la pesca - scrivono ancora le ong -, ma non ha
potuto non sottolineare la bontà della proposta di legge e la
sua importanza, aggiungendo la richiesta di un finanziamento
specifico per la sua attuazione che è esigenza certamente
condivisibile".
"C'è tempo e modo perché, in vista del Trilogo previsto per
l'autunno, l'Italia cambi posizione - concludono le associazioni
- e si allinei a quei paesi che vedono nella natura e nella
conversione ecologica l'unica strada per un futuro di sicurezza
e benessere".
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