"Fermate immediatamente l'apertura di
nuovi siti di estrazione di petrolio, gas e carbone, e
smettetela di bloccare la transizione verso l'energia pulita".
Così Greta Thunberg, l'attivista svedese per il clima giunta
al Forum economico mondiale di Davos assieme a Vanessa Nakate,
Helena Gualinga e Luisa Neubauer, torna all'attacco dei grandi
gruppi energetici. I top-manager dell'energia "sapevano da
decenni che i combustibili fossili causano catastrofici
cambiamenti climatici", hanno "ingannato" i politici e il
pubblico, e se non cambieranno direzione saranno "chiamati alle
loro responsabilità con azioni legali", si legge nella lettera
aperta delle giovani attiviste con una petizione che sfiora le
900.000 firme.
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