(di Tommaso Tetro)
Arriva l'autoconsumo e l'energia
condivisa. Una rivoluzione che, grazie a una norma inserita nel
decreto Milleproroghe, potrebbe portare nel nostro Paese alla
nascita delle comunità energetiche. In questo modo, rispondendo
a quanto ci viene chiesto dall'Europa, i cittadini diventeranno
'prosumer' (cioè produttori e consumatori), e si proverà così a
ridurre sprechi, abbassare prezzi delle bollette, tagliare
emissioni e avere maggiore autonomia.
Con la norma contenuta nel provvedimento - all'esame delle
commissioni e che dovrebbe approdare in Aula alla Camera
mercoledì prossimo - viene infatti recepita la direttiva europea
dedicata alla promozione delle fonti rinnovabili. Quello
dell'autoconsumo, tra l'altro, è un principio in linea con il
Green deal sostenuto dalla commissione Ue, e in attesa in Italia
del disegno di legge ad hoc in preparazione, collegato alla
Legge di Stabilità.
In questo modo l'elettricità potrebbe diventare come il cibo,
a chilometri zero. I condomini, per esempio, potranno installare
i pannelli sui tetti, e le famiglie potranno dividere
l'elettricità prodotta; la stessa cosa potranno farla gli
imprenditori di una stessa area con un impianto unico da cui
attingere l'elettricità; l'energia prodotta potrà essere
consumata subito, immessa in rete oppure 'caricata' in
accumulatori (ossia delle batterie) ed essere usata in seguito.
Nello specifico, ci sarà una fase sperimentale che per ora
consentirà di installare impianti non superiori a 200 kilowatt
di potenza, cioè una "taglia congruente con la realizzazione
delle configurazioni a bassa tensione" (che dovranno entrare in
esercizio dopo l'approvazione definitiva del Milleproroghe), con
il limite di tempo fino al 30 giugno 2021, la previsione di
incentivi che però non sarà possibile cumulare con quelli già in
corso per lo 'scambio sul posto' (ovvero chi immette energia in
rete); resteranno invece le detrazioni fiscali per gli impianti
rinnovabili. Per i primi progetti sarà consentito l'autoconsumo
collettivo da fonti rinnovabili, realizzando comunità
energetiche. Con l'autoconsumo, secondo le stime di Legambiente,
ci sarebbe una crescita delle rinnovabili, con utili per oltre 5
miliardi di euro all'anno e la creazione di 2,7 milioni di posti
di lavoro. Inoltre dovrebbe essere possibile una riduzione delle
bollette, con un risparmio che potrebbe essere di circa 90 euro
al Megawattora.
Infine la direttiva Ue concede anche agli Stati la
possibilità di regolare temporaneamente i prezzi elettrici per
tutelare le fasce più vulnerabili della società, come le
famiglie povere; in questo caso bisognerà documentare i
progressi verso l'abbandono del mercato elettrico regolamentato.
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