Il piano Green Deal della Commissione
europeo "avvantaggia i paesi più forti dal punto di vista
fiscale e rischia di segmentare il mercato unico, avviando una
competizione deteriore al ribasso in cui ciascuno Stato membro
mira a offrire incentivi superiori a quelli degli altri". E'
quanto sottolinea il governatore della Banca d'Italia Fabio
Panetta nella sua lctio magistralis all'Università Roma tre
secondo cui la risposta alle sfide della transizione energetica
"va data con misure europee, che non indeboliscano il mercato
unico. Il piano industriale del Green Deal varato dalla
Commissione prevede invece interventi che non sono finanziati
con nuove risorse europee, ma che allentano le norme sugli aiuti
di Stato".
"Il risultato sarebbe una scarsa efficacia degli interventi e
un minore guadagno di competitività per il sistema produttivo
europeo nel suo complesso" ha aggiunto.
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