Il perdurare della crisi geopolitica
e dell'inflazione hanno fatto registrare nel 2023 un calo dei
consumi in tutta Europa, Italia compresa, e di conseguenza anche
della produzione dei contenitori in vetro, "vestito"
d'eccellenza per cibi e bevande. Lo spiega Assovetro,
l'associazione degli industriali del vetro aderente a
Confindustria, affermando tuttavia che l'industria italiana del
vetro è pronta per la sfida della decarbonizzazione.
La produzione di vetro cavo nel 2023 è diminuita del 5,3%. In
particolare, la produzione di bottiglie è calata del 5,3% e
quella dei vasi dello 0,9%. Sono diminuiti anche l'import e
l'export di bottiglie rispettivamente dell'11,6% e del 18,3%.
Per i vasi invece, mentre l'export è calato del 30%, l'import è
aumentato del 5,5%.
Nel contempo, diminuiscono le emissioni di Co2 anche grazie
all'aumento dell'uso di rottame arrivato all'85/87% di media
nelle bottiglie scure e sale l'utilizzo delle rinnovabili; nel
2022 sono state di 1.042.295 tonnellate le emissioni dirette
risparmiate.
Il presidente di Assovetro, Marco Ravasi chiede "un quadro
normativo-regolatorio chiaro e duraturo, con adeguati sistemi
incentivanti che rendano sostenibili gli investimenti per le
aziende".
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