Eni Sustainable Mobility e Pbf Energy
hanno annunciato oggi il closing della joint venture partecipata
al 50/50, la St. Bernard Renewables (Sbr), per una bioraffineria
che è già operativa nell'area della raffineria di Pbf a
Chalmette, in Louisiana (Stati Uniti d'America). Lo rende noto
un comunicato congiunto.
Pbf ha contribuito agli asset della bioraffineria Sbr, mentre
Eni Sustainable Mobility (società di Eni dedicata alla mobilità
sostenibile) si è impegnata con 835 milioni di dollari, di cui
431 milioni versati al closing e la parte restante sarà
corrisposta all'avvio dell'unità di pretrattamento (Ptu).
Ulteriori eventuali 50 milioni di dollari da parte di Eni
Sustainable Mobility saranno subordinati al raggiungimento di
obiettivi progettuali e criteri di performance.
Con questo accordo Eni Sustainable Mobility sarà presente
nei mercati più rilevanti, aumenterà da subito la propria
capacità di bioraffinazione da 1,1 a oltre 1,6 milioni di
tonnellate, in linea con l'obiettivo di raggiungere oltre 3
milioni di tonnellate all'anno entro il 2025 e di superare i 5
milioni di tonnellate all'anno entro il 2030, contribuendo alla
strategia di Eni che prevede il raggiungimento della neutralità
carbonica entro il 2050".
Il closing di questa operazione e la creazione della Jv
"conferma la rilevanza dei biocarburanti per Eni Sustainable
Mobility, che già gestisce due bioraffinerie in Italia, e
rappresenta un ulteriore passo in avanti nel percorso di
decarbonizzazione dei trasporti, compresi i settori 'hard to
abate' come quello dei mezzi pesanti" ha dichiarato Stefano
Ballista, amministratore delegato di Eni Sustainable Mobility.
L'accordo con Eni Sustainable Mobility, "leader mondiale
nella bioraffinazione, dimostra il nostro impegno a fornire
fonti di energia diversificate ai nostri clienti, abbattendo
allo stesso tempo l'intensità carbonica dei nostri prodotti", ha
dichiarato Matthew Lucey, presidente di Pbf.
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