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Nel 2022 forte crescita dei ricavi per filiera dell'idrogeno

Nel 2022 forte crescita dei ricavi per filiera dell'idrogeno

Rapporto associazione H2It e Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo

MILANO, 12 maggio 2023, 12:41

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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L'anno scorso il 71% di aziende che lavorano nella filiera dell'idrogeno in Italia ha aumentato il fatturato e il 58% ha incrementato specificatamente il giro d'affari dell'attività dedicata all'idrogeno, con aspettative di ulteriore crescita nel prossimo futuro. Lo afferma un rapporto di H2It, l'associazione italiana idrogeno e della Direzione studi e ricerche con l'Innovation center di Intesa Sanpaolo.
    In aumento anche gli investimenti: per le aziende della filiera il 2022 è stato un anno di crescita e il 65% ha registrato un incremento degli investimenti sull'idrogeno. Negli ultimi cinque anni oltre un'azienda su tre (il 36%) ha ottenuto almeno un brevetto o è in procinto di farlo. Secondo lo studio "è alta la correlazione tra investimenti e innovazione: la metà delle imprese intervistate ritiene di aver raggiunto un alto livello di maturità tecnologica nell'idrogeno. Il potenziale di sviluppo è elevato e può essere colto attraverso la formazione di personale qualificato, un quadro normativo chiaro e l'accelerazione degli investimenti infrastrutturali e di supporto alla domanda".
    "La filiera italiana è certamente giovane - afferma Alberto Dossi, presidente di H2It - ma è composta da tante realtà ambiziose, che non hanno paura di investire per fare vera innovazione. Dal Pnrr, così come dalle altre risorse messe a disposizione dallo Stato e dall'Unione europea, stanno arrivando fondi che danno certezze al settore e ci permettono di guardare al futuro con grande ottimismo".
    "Sarà grazie all'accelerazione della ricerca per l'efficientamento delle tecnologie di produzione, di stoccaggio e di trasporto - aggiunge Anna Maria Moressa, economista della Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo - che l'idrogeno nel prossimo futuro potrà giocare un ruolo di primo piano nel processo di decarbonizzazione, con l'apertura di nuovi business anche per le Pmi italiane. Si apriranno dunque anche opportunità di occupazione per i giovani e ci sarà bisogno di tecnici altamente qualificati per i quali saranno necessari percorsi formativi ad hoc".
   

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