Record a giugno per fondi sostenibili che hanno superato il traguardo di 1.000 miliardi di dollari. Il valore degli asset, secondo uno studio di Morningstar ha infatti raggiunto a livello global la cifra 1.061.5 miliardi di dollari, in crescita del 25% rispetto al trimestre precedente, quando c'è stato, invece, un calo del 12%.
I fondi legati ai temi ambientali, sociali e di governance (Esg) doppiano così i risultati dell'insieme dei fondi, che segnano un incremento del 13%, nella ripresa del mercato dopo un inizio dell'anno segnato dalla pandemia di Coronavirus.
In particolare, i nuovi flussi di investimenti nei fondi sostenibili ha registrato un boom nel secondo trimestre aumentando del 72% fino a 71 miliardi di dollari, un segnale che - secondo il rapporto - indica il "crescente interesse degli investitori ai temi Esg, specialmente sulla scia della crisi del Covid.19". "La perturbazione causata dalla pandemia - scrivono i ricercatori di Morningstar - ha sottolineato l'importanza di costruire modelli di business sostenibili e resilienti, fondati su valutazioni con un approccio multi-stakeholder".
Nella finanza sostenibile, l'Europa mantiene il proprio primato con l'86% degli investimenti globali, mentre gli Stati Uniti si fermano al 14,6% e il resto del mondo ha quote minoritarie. Sono 2.706 i fondi sostenibili europei e molti altri includono in maniera non vincolante fattori Esg nella valutazione di rischi e opportunità, rendendo il mercato Ue, per Morningstar, "di gran lunga il più sviluppato e diversificato".
A livello globale, i fondi sostenibili sono 3.432 e, di questi, 125 sono stati lanciati nel secondo trimestre 2020.
Continua anche la tendenza di reindirizzare e rinominare prodotti tradizionali trasformandoli in fondi sostenibili, con 40 le nuove operazioni di questo tipo, solo in Europa, che portano il bilancio degli ultimi 10 anni a 586 fondi riconvertiti.
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