"E' irrimandabile l'introduzione di
nuovi criteri per le domande di connessione alla rete" di nuovi
impianti di rinnovabili, "in grado di garantire che i progetti
con basi solide dal punto di vista tecnico e finanziario possano
avere certezza di realizzazione". Lo scrive Elettricità Futura,
la principale Associazione del settore elettrico italiano che
rappresenta oltre il 70% del mercato nazionale, in un documento
di proposte inviato inviato a Mase, Arera e Terna.
Secondo Elettricità Futura, "l problema della saturazione
virtuale della rete è chiaramente visibile nell'ammontare delle
richieste di connessione, arrivate a circa 336 Gigawatt di
potenza rinnovabile (al 31 marzo 2024).
"Questo dato - afferma il presidente dell'associazione,
Agostino Re Rebaudengo - da una parte dimostra il forte e
crescente interesse di operatori solidi a installare nuovi
impianti rinnovabili in Italia, dall'altra include anche
numerose richieste di connessione per progetti destinati a non
essere né autorizzati, né realizzati, ma che tengono
"virtualmente" impegnata la capacità di rete".
Le proposte di Elettricità Futura per risolvere la
saturazione virtuale della rete di trasmissione sono 5:
commisurare il costo della connessione non solo alla capacità
impegnata, ma anche alla durata dell'impegno; determinare la
decadenza delle richieste di connessioni non sostenute da
ragionevoli aspettative di conferma e attivazione; prevedere per
le richieste future criteri più stringenti e selettivi;
intervenire sui corrispettivi delle connessioni; intervenire sul
funzionamento dei Tavoli tecnici.
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